Luisa Borgia – Docente di Bioetica, Università Politecnica delle Marche, Presidente del Comitato Sammarinese di Bioetica e membro dello Steering Committee for Human Rights in the fields of Biomedicine and Health (CDBIO) nel Consiglio d’Europa

Felice Strollo – Unità Operativa di Endocrinologia, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) “San Raffaele Pisana” di Roma

SOMMARIO

1. Introduzione.
2. L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel rapporto medico-paziente in termini di diritti umani.
3. Rischi e benefici dell’Intelligenza Artificiale nell’acquisizione del consenso informato.
4. L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nella gestione della malattia: il caso delle patologie neurologiche. 4.1. Modalità di prevenzione di un possibile impatto negativo delle metodiche di IA sulla riservatezza.
5. Il contesto comunitario e il recente Regolamento europeo (AI ACT).
6. L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sui principi bioetici.
7. Aspetti giuridici.
8. Conclusioni.


L’Intelligenza Artificiale (IA) è ormai una realtà fortemente pervasiva in tutti gli ambiti sociali, scientifici, culturali. L’impatto sui sistemi sanitari è emerso ancor più durante la recente esperienza pandemica, garantendo un supporto concreto all’avanzamento della ricerca scientifica e alla modalità di assistenza ai pazienti e si sta sviluppando sempre più in ambito neurologico. Sul retro della medaglia, in particolare in campo biomedico, devono essere identificate e valutate le ricadute nell’ambito della relazione medico-paziente, che da alleanza terapeutica diadica potrebbe evolversi in una relazione triadica in cui l’IA potrebbe introdurre nuove e inesplorate criticità. Le implicazioni in tema di generazione e tutela dell’enorme mole di dati, nonché sui possibili rischi in termini di violazione dei diritti umani e dei principi bioetici sono inquadrate nel contesto comunitario, alla luce del recente Regolamento europeo (AI ACT).

Parole chiave: intelligenza artificiale, machine learning, bioetica, diritto, relazione medico-paziente, neurologia.


Artificial Intelligence (AI) is now a highly pervasive reality in all social, scientific and cultural fields. The impact on healthcare systems emerged even more during the recent pandemic experience, when it guaranteed concrete support for advancing scientific research and patient care methods. AI is now increasingly used in neurology, where its development appears promising in terms of early diagnosis and appropriate treatment. On the other hand, particularly in the biomedical field, its effects on the doctor-patient relationship must be identified and evaluated, which from a dyadic therapeutic alliance could evolve into a triadic relationship in which AI could introduce new and unexplored critical issues. The implications regarding the generation and protection of the enormous amount of data, as well as the possible risks in terms of violation of human rights and bioethical principles are framed in the community context, in light of the recent European Regulation (AI ACT).

Key words: Artificial Intelligence, machine learning, bioethics, law, doctor-patient relationship, neurology.

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